Che tu sia un hobbista o un artigiano professionista poco importa: nella tua cassetta degli attrezzi non possono mancare le frese a tazza, strumenti indispensabili da applicare al trapano per realizzare fori perfetti su i più disparati materiali. Le frese a tazza vengono chiamate altresì “seghe a tazza”, in virtù della loro azione che va – appunto – a segare il materiale, forandolo.
Frese a tazza per trapano: il voltaggio giusto
In commercio esistono diversi tipi di frese a tazza, ciascuno dei quali è indicato per lavorare un preciso materiale e, dunque, avrà anche una costituzione diversa in termini di struttura, forza e resa. Va da sé, che esistano frese a tazza per legno, probabilmente le più comuni ed usate, ma anche frese a tazza per il cemento armato, per il metallo duro e via dicendo. Una cosa, però, è certa: ma le frese sono niente senza un trapano!
Infatti, tali strumenti si pongono quale accessori del trapano a batteria, l’elettroutensile che riesce con la propria potenza ad imprimere la giusta rotazione alla fresa, così che questa possa operare nel migliore dei modi. Per le frese a tazza da hobby, è sufficiente un trapano da circa 14 volt, mentre per le frese a tazza professionali è più indicato uno da 18 volt. L’importante è non forzare mai né la fresa, né il trapano e soprattutto lavorare a giri molto bassi allorché si opera su materiali eccessivamente duri come il metallo.
Frese a tazza, le caratteristiche
Le frese a tazza hanno forma cilindrica, caratterizzate da una corona inferiore seghettata a più denti che, a seconda delle specifiche esigenze, è molto diversa da modello a modello. Ogni fresa possiede una punta di centraggio, detta anche punta pilota, che consente, come dice la parola stessa, di centrare il foro e dare stabilità allo strumento, così che la lavorazione sia realizzata in maniera ineccepibile.
È molto importante altresì scegliere delle frese a tazza che siano realizzate con materiali resistenti e duraturi, specie quando il loro utilizzo non è occasionale: magari, se si intende impiegare l’accessorio sul lungo periodo, è bene spendere qualche euro in più anziché acquistare una fresa a tazza economica che, molto probabilmente, potrà essere riutilizzata non più di una manciata di volte.
Anche per tale motivo, prima ancora di sapere come si usa una fresa a tazza, è bene definire talune considerazioni, ovvero:
- su quale materiale userai la fresa a tazza
- quanti lavori dovrai realizzare
- la potenza del tuo trapano a batteria
Già in base a queste tre prime valutazioni, potrai stabilire quale sia la fresa giusta per te e per i tuoi lavori di bricolage.
Come realizzare un foro con le frese a tazza
Ora, invece, passiamo alla pratica! Oltre alla semplice foratura, le frese a tazza possono altresì ingrandire un foro già esistente. Ma andiamo con ordine e vediamo come.
Se devi realizzare un foro semplice, non dovrai fare altro che azionare il trapano e sistemare la punta pilota al centro del buco che vuoi realizzare. Fai pressione sull’elettroutensile e lascia che la fresa aderisca al pannello da forare. Ricordati sempre di pulire la tua fresa prima e dopo il suo utilizzo, così da evitare che trucioli o schegge possano ostacolare l’operazione.
Se invece devi allargare un foro già esistente, occorrerà dare stabilità alla punta di centraggio: per farlo munisciti di un foglio di compensato e di una morsa, sistemali lì dove c’è il foro da allargare e poi procedi come se dovessi fare una foratura ex novo. Nel caso in cui si tratti di foro passante, allora è meglio sistemare due fogli di compensato: uno da una parte e uno dall’altra del foro. Attenzione, però: il compensato non dovrà essere più spesso di un centimetro, altrimenti potresti avere delle difficoltà durante la lavorazione