Il mercato della Canapa si è aperto solo di recente con le prime legalizzazioni avvenute ad esempio in Canada ed Usa e, per quanto riguarda l’Italia, con la famosa Legge n. 242/2016 che consente la produzione (e la vendita) di infiorescenze di Canapa con THC entro lo 0,6% e che sta dando il via a tutto un fiorire di produzioni industriali contenenti parti della pianta: dalla birra ai liquori, dalla cioccolata agli alimenti sino alla cosmetica, tanto per fare alcuni esempi.
Pertanto, investire in questo nuovo mercato può essere una cosa interessante.
Come investire
Gli ambiti di investimento sono molteplici.
Si va dalla possibilità di acquistare sui mercati borsistici le azioni di aziende produttrici di Canapa, come tra le altre le famose Aurora Cannabis (Nyse), Deutsche Cannabis (Xetra) – anche se il “consenso” generale è quello che i titoli delle quotate siano attualmente estremamente -. Oppure le azioni di aziende che si stanno allargando al “Cannabusiness” come Altria Group (leggi Phillip Morris e Marlboro) che di recente ha acquistato la canadese Cronos – produttrice di Cannabis – con un investimento di € 2,40 miliardi per rilevarne il 45% del capitale; o la stessa Coca Cola, la quale ha annunciato di essere prossima a produrre bevande a base di Cannabis. Per non parlare di quelle aziende farmaceutiche che pure stanno puntando alla realizzazione di farmaci a base di Cannabis, o di quelle che già ce l’hanno in portafoglio, come la britannica GW Pharmaceutical (Nasdaq) con il suo “Epidiolex” che di recente è stato approvato per la commercializzazione in USA dalla FDA.
Per chi non fosse in possesso delle giuste competenze per investire nei mercati azionari, vi sono delle altre possibilità, anche con riguardo al nostro Paese.
Si va ad esempio dalla possibilità di intraprendere la via della coltivazione, anche se questa è una strada comunque faticosa e che non è detto che dia risultati nel breve periodo pur a fronte di investimenti che si debbono sopportare; a quella di aprire negozi che commercializzano prodotti derivanti dalla Canapa come oramai se ne notano diversi nelle città italiane (i c.d. hemp shops); a quella di diventare procacciatori o agenti di prodotti alla Canapa, come le infiorescenze, le birre, i liquori, la cioccolata e gli alimenti, l’Olio al CBD ecc..
Su queste ultime due possibilità segnaliamo l’azienda marchigiana Cannabis Light District, tra le aziende di riferimento nel settore. Sul portale in particolare viene illustrata la loro proposta di apertura di un negozio di canapa in franchising, oppure vi sono le info. dei loro prodotti con i relativi listini/cataloghi, per coloro i quali invece intendessero porre in vendita uno o più di tali articoli a base di Canapa. La società marchigiana commercializza e realizza – tra le altre cose – l’Olio al CBD naturale al 100%, le infiorescenze, i liquori alla Canapa, la cosmetica, la birra, la cioccolata, le tisane: tutti prodotti bio e naturali.
La suddetta Cannabis Light District dà anche la possibilità di diventare suo rivenditore di zona come agente o come procacciatore anche occasionale (per lo svolgimento di tale ultima attività non occorre nemmeno aprire la partita iva).
Una delle cose che più colpiscono in positivo è il fatto che l’azienda presta molta attenzione all’analisi dei prodotti e alla consegna di tali risultanze agli acquirenti come rivenditori / franchisee / agenti / procacciatori, il che dà la garanzia di commercializzare prodotti conformi alla legge.