Diventare un giovane medico rappresenta un vero e proprio coronamento di un sogno per tutti gli studenti di medicina.
Una volta presa la sudata Laurea, il giovane medico può finalmente iscriversi all’albo e diventare a tutti gli effetti un medico chirurgo.
In Italia esiste infatti un sistema dualistico delle professioni che le suddivide in “regolamentate” e “associative”. Per quanto riguarda le prime, in cui sono comprese le professioni mediche, prevale l’obbligo normativo di istituzione di un albo professionale al quale è necessario iscriversi per poter esercitare.
Infatti la norma (D.Lgs.C.P.S n. 233/1946, art. 8) recita: “Per l’esercizio di ciascuna delle professioni sanitarie è necessaria l’iscrizione al rispettivo albo.” ; e poi: “L’iscrizione nell’Albo dà diritto al libero esercizio della professione, oltreché nella provincia cui l’Albo si riferisce, anche in tutto il territorio della Repubblica.”
É possibile iscriversi all’albo nella provincia in cui si abbia:
- la residenza;
- il domicilio;
- o dove si svolge l’esercizio professionale (per es. un contratto ospedaliero, il proprio studio medico o dove si sia iscritti ad un corso di specializzazione).
Muovere i primi passi nel mondo del lavoro è difficoltoso per tutti e richiede tempo, energia, coraggio e perseveranza. Se ti stai chiedendo cosa può fare un giovane medico dopo la laurea, sei nel posto giusto. La risposta è articolata e complessa. Vediamola insieme.
I principali percorsi professionali a cui può accedere un giovane medico dopo l’iscrizione all’albo sono sostanzialmente tre:
- Proseguire il percorso di studi frequentando una scuola di specialità;
- Proseguire gli studi frequentando il corso di Medico di Medicina Generale (MMG) per diventare un medico di famiglia
- Lavorare in tutti gli ambiti in cui si riesce, con il solo titolo di medico chirurgo.
Vediamoli insieme.
Diventare Medico Specializzando
Arrivare all’agognata laurea in Medicina è sicuramente impegnativo e difficoltoso: test di accesso, svariate ore di studio, esami, tesi. Il percorso formativo però non finisce qui: un giovane medico dopo la laurea può scegliere di iscriversi ad un corso di specializzazione dopo aver superato un test di ammissione.
Il medico specializzando, oltre alle attività svolte all’interno del corso sotto la supervisione di un tutor, può anche svolgere alcuni lavoretti:
- può sostituire a tempo determinato medici di medicina generale;
- effettuare attività intramuraria (solo nella struttura presso la quale segue il corso di specializzazione)
- sostituire i medici di continuità assistenziale.
Recentemente, dopo la pandemia di covid, a partire dal 2020, ai medici specializzandi sono state concesse altre attività esterne al proprio corso di specializzazione, in particolare l’attività vaccinale e le attività nelle U.S.C.A.
Nel caso in cui un medico in formazione specialistica dovesse svolgere attività al di fuori dei settori consentiti, potrebbe intercorrere nell’espulsione dal proprio corso di specializzazione.
Un medico specializzando è tenuto a stipulare almeno una polizza di colpa grave medico nel caso in cui svolga solamente attività interna alla struttura presso la quale segue il corso di specializzazione. Viceversa, nel caso in cui svolga anche attività esterne, occorrerà una polizza RCP.
Medico Corsista MMG
Il Medico di Medicina Generale è un libero professionista convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale. Le due principale tipologie di MMG sono il Medico di Assistenza Primaria (conosciuto anche come Medico di famiglia) e il medico di Continuità Assistenziale (Guardia Medica).
Il giovane medico può decidere di fare questo dopo la laurea: diventare Medico di Medicina Generale dovrà intraprendere un corso della durata di tre anni, al quale è possibile accedere tramite un concorso bandito annualmente dalle regioni.
Il Medico corsista MMG è molto diverso rispetto ad un Medico Specializzando per quanto riguarda l’ambito assicurativo.
Non è sufficiente infatti una polizza di sola colpa grave, ma occorre una polizza di Responsabilità Civile che copra anche la colpa lieve, oltre ad una copertura per danni a cose.
Svolgere attività professionale
La Laurea in Medicina e Chirurgia, senza il conseguimento di una specializzazione, consente l’accesso ad uno svariato numero di settori professionali.
Uno degli sbocchi lavorativi più comuni per i giovani medici, è l’attività clinica presso Strutture Sanitarie pubbliche, private (RSA, cliniche..) o nelle strutture private accreditate con il SSN (Servizio Sanitario Nazionale).
Oltre a questo, molti medici decidono di prestare sostituzioni come MMG (medico di medicina generale), sostituzioni come guardie mediche, o ancora lavorare come medico di bordo o guardia medica turistica.
E’ importante ricordare che in questi ultimi casi, prestando servizio all’infuori di una Struttura Sanitaria, è obbligatorio stipulare una polizza RCP che, oltre alla colpa grave, copra anche la colpa lieve.
In altri casi, il medico neo-abilitato svolge il proprio lavoro come libero professionista. Egli gestisce il proprio lavoro in maniera autonoma, collaborando senza rapporto di subordinazione con Strutture Sanitarie in virtù del contratto proposto dal datore di lavoro. Questo tipo di contratto prevede l’emissione di fattura. Nel caso in cui questa sia emessa direttamente ai pazienti, occorre stipulare una polizza RCP che copra anche la colpa lieve.
Un’altra strada che un giovane medico può intraprendere una volta conseguita la Laurea in Medicina e Chirurgia, è quella di diventare Medico Estetico.
Ciò è possibile grazie al conseguimento di un percorso formativo post universitario la cui durata varia da pochi mesi a quattro anni. Il numero di medici che in Italia si occupano di Medicina Estetica è in continuo aumento, dal momento che a causa di una clientela sempre più numerosa ed esigente, rappresenta uno dei rami più promettenti e in via di sviluppo per quanto riguarda la professione medica.
Nel caso in cui, un giovane medico decida di intraprendere questa strada, dovrà stipulare una RC professionale con un’estensione alla Medicina Estetica.