Come sarà la prossima moda uomo estate 2018? Con l’arrivo della bella stagione ormai alle porte diamo uno sguardo ai maggiori trend del settore e alle proposte dei diversi brand.
Per i più sportivi andranno forte gli outfit che rimandano al mondo delle regate britanniche, dove si mescolano sapientemente gusto per la libertà ed un certo rigore.
Per chi anche con il caldo non rinuncia mai all’eleganza, andrà per la maggiore il look da giovane manager, camicie a righe o quadretti, giacca a doppio petto, elegante cintura in cuoio su pantaloni dalle linee morbide e magari a vita alta, purché sempre in cotone o lino leggeri.
Un brand come Circolo abbigliamento uomo, che vanta una lunga storia e tradizione, si fa notare ed apprezzare per la sua ricerca dell’essenzialità. Si rinuncia al superfluo e si fa così emergere al meglio l’essenza più autentica delle cose. Chi sceglie questo brand cerca abiti moderni, comodi e soprattutto facili da indossare.
La facilità, ovvero un’elevata vestibilità e un approccio generale decisamente easy sono senza dubbio tra le caratteristiche più apprezzate della bella stagione. Che si scelgano outfit casual, sportivi o eleganti, non importa, tutti in estate desiderano la loro dose di libertà.
Per i più green non mancheranno proposte sportswear decisamente eco-friendly. Sempre più brand scelgono la sostenibilità e prediligono fibre tessili biologiche e materiali riciclati. Si tratta di reale sensibilità ambientalista o solo di marketing? Difficile dirlo, ma l’utenza sembra comunque apprezzare molto.
La moda responsabile, etica o sostenibile che dir si voglia è un trend in forte crescita e sarà protagonista anche nell’estate 2018.
Si va delle sneakers glueless di Stella McCartney, alla linea di scarponi Earthkeepers di Timberland, realizzati in materiali di recupero.
Adidas con le sue UltraBOOST è particolarmente sensibile all’inquinamento degli oceani, così come North Sails, che ha infatti avviato anche una collaborazione con la Ocean Family Foundation.
L’estate è anche la stagione nella quale ci si riavvicina alla natura, che si tratti di mare o monti e senza dubbio può essere un buon momento per porsi delle domande su come e quanto stiamo sfruttando il nostro pianeta, spesso per cose piuttosto futili come la moda, uno dei settori che hanno il maggior impatto ambientale. È giusto, anzi sacrosanto, che siano proprio i brand del fashion i primi a fare autocritica e ad avanzare proposte alternative e più rispettose, diversamente potrebbero non avere un futuro.