Chi ha il compito di occuparsi di un anziano non più autosufficiente sa cosa significa dover prendere la decisione di farlo trasferire in una struttura di assistenza per anziani.
Nonostante la scelta complicata rimane sempre la scelta più consigliata per riuscire a garantire un corretto benessere all’anziano e a tutta la famiglia.
In questo articolo grazie alla struttura per assistenza anziani a Rimini Albergo Self andremo a toccare con mano le vere criticità e problematiche, partendo dalla domanda più comune: Come affrontare il trasferimento dell’anziano? Cosa può fare la famiglia? Come deve essere gestita? Perché le case di riposo sono l’ultima spiaggia a cui affidarsi?
Partiamo per gradi: le case di riposo sono solitamente l’ultima scelta che viene presa in considerazione dalla famiglia principalmente per due motivi:
- la retta da pagare che risulta essere importante (sia per il singolo individuo che per la famiglia)
- il senso di colpa da parte dei famigliari
la casa dove l’anziano abita non è solo un luogo amico ma con l’avanzare dell’età gioca un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’identità.
L’attaccamento dell’anziano nei confronti della casa contribuisce una serie di bisogni che riguardano la sfera psicologica, della propria identità e della privacy.
Secondo alcuni studi svolti sui soggetti interessati dando particolare attenzione a quelli con diagnosi di demenza se rimangono senza stimoli, come spesso succede in alcune strutture, subiscono un declino cognitivo.
Trasferire l’anziano in una casa di riposo: come riconoscere i rischi e in che modo evitarli
Quando il trasferimento in una casa di servizi assistenziali diventa imminente si può andare incontro ad alcuni rischi che spesso i famigliari ignorano, tra i quali:
- socializzazione e convivenza forzata con ospiti e componenti dello staff
- mancanza di controllo sulla propria routine e vita
- mancanza di spazio personale
- rottura o mancanza rapporto con i propri cari
Avendo ben in mente i rischi a cui sono esposti i propri cari i famigliari possono mettere in atto alcuni accorgimenti per facilitare e migliorare la nuova vita all’interno della struttura.
La prima accortezza da prendere quando si prende questa decisione è di informare la persona della scelta, facendole conoscere la struttura e iniziando a “conoscere” gli altri pazienti e perché no anche gli operatori e la squadra di medici.
Questa prima fase aiuta l’anziano a vivere in modo più sereno e meno ansioso il trasferimento.
La seconda cosa importante che è necessario che però venga fatta dalla famiglia e riguarda la scelta della struttura per assistenza anziani.
È importante sapere che oltre a garantire un’assistenza consona alle esigenze della persona, la struttura deve ospitare anche gli oggetti ed effetti personali riuscendo in questo modo a far personalizzare la stanza rendendola speciale.
NB: ai famigliari è consigliato scegliere dove e quando è possibile una struttura per assistenza anziani geograficamente vicina.
Il trasferimento sta andando bene? Come verificarlo?
Da diversi studi di psicologia è venuto a galla che durante l’invecchiamento sono stati individuati diversi indici di gradimento che sono sinonimo di un buon adattamento nella struttura.
Il primo e principale indice di gradimento riguarda la soddisfazione residenziale, ovvero tutto ciò che riguarda l’ambiente in cui l’anziano sarà inserito. Tra i primi aspetti è la camera e la possibilità di renderla personale e pieni di ricordi e oggetti personali, in secondo luogo troviamo gli aspetti sociali che riguardano i laboratori che si svolgono e la disponibilità del team di O.S.S e Medici.
I soggetti spesso hanno bisogno di sentirsi utili e svolgere qualche piccola mansione può essere di enorme aiuto all’adattamento all’interno della struttura, soprattutto se questi lavori vengono svolti verso chi ha più disabilità e limitazioni.
In questo modo il soggetto si sente apprezzato e soddisfatto.
I famigliari devono accertarsi che l’andamento stia andando bene e che il trasferimento sia avvenuto con successo, in che modo?
Essendo presenti e interessandosi della routine del proprio chiaro.